Con spirito associativo Vincenzo Morabito e Alvise Biffi, alla luce della conoscenza e stima reciproca di lungo corso, hanno deciso di condividere e sintetizzare le rispettive idee programmatiche con il proposito di metterle a disposizione dell'associazione nell'auspicio di dare un contributo alla diffusione della cultura digitale.
In Italia le aziende hanno un forte bisogno di digitalizzarsi e questo ritardo e' la causa principale del nanismo delle aziende del comparto ICT italiano. Tutte le migliori expertise nazionali sopra una certa soglia migrano verso la Silicon Valley, dov’è presente la massima concentrazione di talenti e capitali.
All'assemblea nazionale di Confindustria il Presidente Boccia ha sollevato l'urgenza di "un'ossessione alla crescita" stimolando l'apertura dei capitali delle aziende a progetti di venture e il ministro Calenda ha affermato che le risorse non saranno piu' focalizzate su specifiche industry ma saranno trasversali per premiare il mercato dell'innovazione. In questo contesto ritengo che sia prioritario per il comparto ICT puntare a stimolare una cultura di Corporate Venture Capital, che permetterebbe di unire la base manifatturiera nazionale ai progressi ed alle competenze delle nostre aziende più dinamiche e tecnologicamente progredite: un sodalizio industriale che nella mia visione fa rima con futuro. In Italia, infatti, abbiamo una forte diffusione di competenze manifatturiere/meccatroniche che dovremmo integrare alle nostre pmi e startup piu' innovative. Sono convinto che i CVC siano lo strumento per realizzare in tempi veloci la digital trasformation di cui il nostro Paese ha tanto bisogno e che potra' finalmente potenziare il mercato interno per le aziende che rappresentiamo creando un forte boost di crescita.