Questi sono i motivi per i quali Confindustria Canavese propone la mia candidatura al Consiglio Generale di Assinform per il biennio 2016-2018.
Il Canavese – 170 comuni e quasi 400.000 abitanti – è situato tra Torino e la Valle d’Aosta e dal punto di vista economico e industriale ha seguito, e spesso anticipato, tutte le principali evoluzioni produttive: dalla meccanica, all'elettronica, all’informatica, alle telecomunicazioni, ai servizi all'impresa ed alle persone.
Questa fama e queste competenze, dovute in passato principalmente alla presenza della Olivetti e del settore degli stampi e delle macchine utensili, non sono andate disperse, sono racchiuse in centinaia di piccole medie e grandi imprese che continuano a generare prodotti di qualità e servizi specializzati e che si occupano di settori importanti per il Sistema Paese quali il manufatturiero, l’ICT, il turismo.
Il territorio del Canavese potrebbe essere definito come una smart land cioè un ambito territoriale nel quale, attraverso politiche diffuse e condivise, si aumenta la competitività e attrattività del territorio stesso, con una particolare attenzione alla coesione sociale, alla diffusione della conoscenza, alla crescita creativa, all’accessibilità e alla libertà di movimento, alla fruibilità dell’ambiente e alla qualità del paesaggio e della vita dei cittadini, nonché allo sviluppo di migliori condizioni per le imprese e i soggetti attivi nelle produzioni, in particolare quelle tipiche e specifiche dei luoghi. Un luogo nel quale la cittadinanza si fa attiva e nella quale la partecipazione e la condivisione dal basso di progetti di sviluppo si affianca ad una nuova modalità di interazione e integrazione tra istituzioni, comunità, stakeholder e opinion leader. Un nuovo modello di organizzazione comunitaria.
Su queste basi Confindustria Canavese, in collaborazione con la parte politica e il mondo istituzionale, sta realizzando un Piano Industriale per il Canavese poggiato su quattro assi strategici: Industria e attività produttive, Infrastrutture e trasporti, Formazione e istruzione, Turismo cultura e sport.
Un progetto di sistema di una Confindustria che, con la mia presidenza e grazie alla squadra di imprenditori che mi affianca, sta esercitando una leadership di territorio. Sono Fabrizio Gea e sono un imprenditore di prima generazione che ha fondato le aziende del Gruppo GVS, operanti nel settore ICT, portandole a essere presenti sul territorio nazionale, e ha creato ITCluster, aggregatore di società che mette a fattor comune le competenze delle imprese e le trasforma in piattaforme per i mercati di riferimento. In Confindustria ho prima fatto parte dei Giovani Imprenditori e poi del Comitato Piccola Industria ricoprendo cariche a livello territoriale, regionale e nazionale. Dal 2013 sono presidente di Confindustria Canavese e componente del Consiglio Regionale Piemontese.
Una leadership di territorio e una collaborazione con la parte politica e il mondo istituzionale che hanno avuto recentemente una importante controprova nella missione imprenditoriale e istituzionale all’Unione Europea del 27 e 28 aprile scorso. E’ la prima volta che una Confindustria organizza una missione “di territorio”, imprenditoriale e istituzionale appunto, insieme a Confindustria Bruxelles. E in quella missione, oltre al sottoscritto come presidente e ai presidenti del Comitato Piccola Industria, dei Giovani Imprenditori, della Sezione Metalmeccanici, della Sezione ICT e della Sezione Turismo, erano presenti tutti i sindaci dei principali comuni del Canavese, la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte e i rappresentanti del territorio in Parlamento. Tutti i livelli politici nessuno escluso. Il segno di come viene percepita oggi Confindustria Canavese sul suo territorio.
Il Piano Industriale per il Canavese è un progetto di territorio che, partendo dall’ascolto e dalla condivisione con stakeholder, opinion leader, imprenditori, rappresentanze e sindacati, ha come mission il passaggio da una fase strategica a una fase operativa dove la parte economica e la parte politica si incontrano in un’unica visione progettuale concreta e tangibile. Una visione progettuale che da un lato porta a far convergere progetti oggi tra di loro disaggregati su un percorso comune e dall'altro lato permette di intercettare le risorse nelle varie forme e dalle varie fonti a qualsiasi livello presenti. Una visione che, in termini pratici, si concretizza attraverso la costruzione di tavoli di lavoro ad hoc capaci di pianificare, partendo da una serie di priorità evidenziate in apposite schede progettuali, interventi mirati in risposta alle esigenze espresse in funzione dello sviluppo del territorio.
Un progetto di territorio che, come visto in precedenza, si articola su quattro assi tematici – Industria e attività produttive, Infrastrutture e trasporti, Formazione e istruzione, Turismo cultura e sport – ma che pone due pre-condizioni come pilastri necessari per la loro realizzazione: Burocrazia e Digitale.
Sulla Burocrazia non ci soffermeremo in questo scritto mentre sul Digitale, partendo dal presupposto che lo sviluppo di un territorio e del suo sistema industriale non può non dipendere da una maggiore penetrazione della banda larga e dallo sviluppo della cultura digitale, Confindustria Canavese ha ritenuto indispensabile iniziare a dialogare con interlocutori credibili e fortemente rappresentativi, costruendo sinergie che partono dalla storia e dal deposito di conoscenze che solo il territorio canavesano possiede, grazie alla Olivetti, e si snodano verso uno sviluppo di una cultura digitale, fondamentale per favorire nuovi insediamenti produttivi e per rendere sempre più competitivo e connesso il tessuto imprenditoriale esistente. Assinform è il ponte fra le principali forze economiche, politiche e istituzionali e il mondo dell’Information Technology. Non solo tutelando i diritti e divulgando le istanze delle imprese del settore, ma anche contribuendo ad alimentare le conoscenze sulle sfide della società digitale e il loro impatto sulla qualità della vita, il sistema della ricerca, la formazione, la gestione dei servizi al cittadino, le opportunità di impresa, l’occupazione, la collocazione del nostro Paese nello scacchiere economico mondiale. Per Confindustria Canavese rappresenta quindi l’interlocutore privilegiato attraverso il quale riuscire a fare cultura digitale e a condividere a livello nazionale il nostro modello e la nostra visione imprenditoriale, che hanno fatto la storia dell’industria e dell’innovazione mondiale.
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