ACCESSIBILITA’ DIGITALE
Il tema dell’accessibilità del web è indirizzato a livello internazionale dal W3C (World Wide Web Consortium: organismo internazionale di gestione e controllo del web), che ha promosso lo sviluppo di una serie di Linee Guida per l'accessibilità, denominate WCAG (Web Content Accessibility Guidelines).
In Italia l’accessibilità del web è regolamentata da una legge pubblicata nel 2004, fra le prime e più avanzate in Europa: Legge 4/2004, conosciuta anche come Legge Stanca, dal nome del ministro che la propose in Parlamento. Il titolo di questa Legge, molto articolata, recita: «Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Essa si applica alle pubbliche amministrazioni e a tutti quegli enti/aziende che hanno una componente pubblica o svolgono servizi per il pubblico. Per tutti gli altri vuole costituire un incentivo e un modello di riferimento.
La Legge fissa una serie di principi e contiene una serie di definizioni, quali: “accessibilità” = capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive ( “tecnologie assistive” = strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.)
In sintesi, l’obiettivo della Legge è l'abbattimento delle barriere digitali che limitano o impediscono l'accesso agli strumenti della società dell'informazione da parte delle persone con disabilità o “svantaggiate”. “Accessibilità” significa quindi che:
- le persone con disabilità devono poter navigare nel web e fruire delle informazioni e dei servizi erogati da un sistema informatico (usando le opportune tecnologie assistive)
- si applica a tutti i tipi di dispositivi elettronici (PC, smartphone, tablet, digital TV, GPS, totem,…)
- deve valere per tutti i tipi di disabilità (sensoriali, motorie, cognitive) e si estende anche ad altre categorie “svantaggiate” (anziani, immigrati,…), interessando quindi una percentuale significativa della popolazione. Un sito web accessibile costituisce un valore di per sé poiché offre maggiori possibilità di interazione con tutti gli stakeholder e migliori opportunità di business e non deve essere quindi considerato semplicemente una costrizione legata ad una normativa di legge.
USABILITA’
Oltre all’accessibilità informatica, il cui significato, come detto, è quello di garantire che tutti gli utenti possano accedere a tutte le informazioni e servizi offerti da un sito web, un altro importante elemento da tenere in considerazione è l’usabilità, vista come un indice della facilità di interazione dell’utente con il sito web.
Usabilità di un sito web significa quindi assicurare che l’accesso alle informazioni e ai servizi sia il più possibile semplice, intuitivo, efficiente, gradevole. Un sito web è usabile quando risponde a criteri di: • facilità di uso e semplicità di apprendimento • efficienza • adattabilità e tolleranza degli errori • gradevolezza, soddisfazione di utilizzo Per tali motivi l’usabilità è un elemento la cui importanza non è solo per le persone con disabilità o “svantaggiate”, ma interessa tutti gli utenti di un sito.
TRASPARENZA
Da quanto sopra descritto appare come per realizzare una effettiva trasparenza sia indispensabile assicurare l’effettiva accessibilità ed usabilità delle informazioni che devono essere disponibili a tutte le persone che utilizzano lo strumento digitale.