Tutti gli ambiti, i settori e i comparti produttivi e di business possono trarre grande beneficio dalle tecnologie digitali. Sviluppando percorsi già ampiamente collaudati nelle economie più avanzate, ai quali noi potremo dare in più una nostra specifica caratterizzazione. Serve una maggiore consapevolezza delle potenzialità del digitale nelle imprese. Le startup innovative e le imprese tecnologiche devono tornare a costituire una delle aree di sviluppo del Made in Italy, caratterizzando quel movimento che va sotto il nome di Made in Italy tecnologico, ricco di eccellenze e che può aiutare l’intero sistema produttivo a evolvere e a creare occupazione.
CRESCITA E OCCUPAZIONE. Dobbiamo almeno allinearci ai tassi di crescita medi del PIL dell’Unione Europea, e in particolare dell’area Euro. E fare anche in modo che essi siano oggetto di allineamento fra le macro regioni del Paese. Riaccendere la crescita vuol dire ricreare i margini di manovra che si sono persi negli ultimi anni, e ciò può essere fatto solo nel quadro di un progetto Paese con rinnovate ambizioni e basato su programmi concreti, in cui il digitale ha un ruolo strategico. Programmi che traducano in fatti la Strategia per la Crescita Digitale, che favoriscano la generazione di competenze utili a sostenere l’innovazione e a vivere di essa, a riconvertire competenze senza futuro e a generarne altre che permettano di cogliere le opportunità di occupazione dei settori a più alto potenziale e a più alto tasso di assorbimento di giovani e personale qualificato. Programmi che dunque riconoscano il ruolo che ha l’ICT anche sotto il profilo occupazionale, in tutte le aree del Paese.