E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13 settembre 2016 il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, “Modifiche ed integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Il decreto, composto da 66 articoli, è entrato in vigore il giorno successivo alla pubblicazione, ossia il 14 settembre 2016. Il provvedimento determina la modifica di numerosi articoli del Codice dell'amministrazione digitale.
L’articolo 61, tra le disposizioni di coordinamento, prevede che con decreto del Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione da adottare entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore del decreto (ossia entro il 14 gennaio 2017) siano aggiornate e coordinate le regole tecniche previste dall'articolo 71 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Le regole tecniche vigenti nelle materie del Codice dell'amministrazione digitale restano efficaci fino all'adozione del decreto del Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione.
Tra le norme contenute nel decreto legislativo ma non rientranti direttamente nel CAD, si segnala:
- l’articolo 60 (Incentivi e sanzioni. Portale della performance);
- l’articolo 62 (Disposizioni transitorie) che contiene le norme sul domicilio digitale che producono effetti a partire dalla completa attuazione dell’ANPR e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2017. E’ inoltre disposto che agli iscritti all’ANPR i quali non abbiano provveduto ad indicarne uno sarà messo a disposizione (sempre entro il 31 dicembre 2017) un domicilio digitale con modalità stabilite dal Ministero dell’interno;
- l’articolo 63 (Nomina commissariale) che consente la nomina del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale. L’articolo afferma che il Presidente del Consiglio dei ministri, in sede di prima attuazione del decreto, può nominare, per un periodo non superiore a tre anni, con proprio decreto, un Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale. Il Commissario svolge funzioni di coordinamento operativo dei soggetti pubblici, anche in forma societaria operanti nel settore delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione e rilevanti per l’attuazione degli obiettivi di cui all’Agenda digitale italiana, limitatamente all’attuazione degli obiettivi di cui alla predetta Agenda digitale ed anche in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea. Il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto, individua uno o più progetti di rilevanza strategica e di interesse nazionale, dei quali può affidare l’attuazione al Commissario nominato autorizzandolo ad avvalersi anche dei soggetti pubblici, anche in forma societaria operanti nel settore delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione e rilevanti per l’attuazione degli obiettivi di cui all’Agenda digitale italiana. Per la realizzazione delle azioni, iniziative ed opere essenziali, connesse e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea, il Commissario esercita poteri di impulso e di coordinamento nei confronti delle pubbliche amministrazioni cui competono tali adempimenti, ivi inclusa l’Agenzia per l’Italia digitale, nonché il potere sostitutivo. Infatti in caso di inadempienze gestionali o amministrative relative all'attuazione delle misure necessarie il Commissario invita l'amministrazione competente ad adottare, entro il termine di trenta giorni dalla data della diffida, i provvedimenti dovuti; decorso inutilmente tale termine, il Commissario, su autorizzazione resa con decreto del Presidente del Consiglio esercita il potere sostitutivo. Il Commissario, nell’ambito delle proprie competenze e limitatamente all’attuazione dell’Agenda digitale italiana, può avvalersi della collaborazione di società a partecipazione pubblica operanti nel settore delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione, anche in relazione all’utilizzo delle relative risorse finalizzate allo scopo, e può, inoltre, adottare nei confronti degli stessi soggetti e nei confronti delle pubbliche amministrazioni, regole tecniche e linee guida, nonché richiedere dati, documenti e informazioni strumentali all’esercizio della propria attività e dei propri poteri. Con il decreto di nomina del Commissario straordinario sono altresì definite la struttura di supporto e le modalità operative, anche sul piano contabile, per la gestione dei progetti. Il Commissario straordinario riferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri sullo svolgimento della propria attività.