Milano, 4 maggio 2017 - La quarta rivoluzione industriale è arrivata e passa, inevitabilmente, per la digitalizzazione aziendale. Le aziende di tutte le dimensioni e settori devono confrontarsi con una trasformazione che, da un lato permetta loro di soddisfare le nuove necessità dei clienti e dall'altro, aumenti la loro efficienza, al fine di poter continuare a essere competitive sul mercato globale.
Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud sono i paesi che occupano i primi posti in classifica per quanto riguarda la digitalizzazione, mentre l’Europa sta compiendo rapidi passi avanti, così come confermato dall’Indice dell’economia e delle società digitali (DESI) del 2016, secondo il quale tutti i paesi, a eccezione della Svezia, hanno migliorato la propria posizione rispetto all’anno precedente.
Tra regioni e settori vi sono comunque grandi differenze. Ad esempio, nell’ambito dell’Unione Europea dei 28, solo 1 azienda su 5 risulta altamente digitalizzata e, mentre in Danimarca il rapporto aumenta fino a 1 azienda su 2, per la Grecia o la Bulgaria questo resta fermo ad appena 1 azienda su 9.
Cos’è la digitalizzazione?
La digitalizzazione è un processo di trasformazione che spinge le aziende verso l'adozione di sistemi elettronici, automatizzati e più efficienti, allo scopo di ridurre i costi e migliorare la produttività. Si tratta dell’integrazione della tecnologia nell’ecosistema commerciale, aspetto che, oltre all’adozione di soluzioni digitali, implica un cambiamento della mentalità e della cultura aziendale. |
Quando si valuta il livello di trasformazione delle aziende, il DESI europeo valuta due fattori distinti:
- Digitalizzazione commerciale. A questo proposito è necessario tener conto della penetrazione di tendenze come lo scambio elettronico dei dati (EDI), le etichette RFID, la fatturazione elettronica, i social media o il cloud computing.
- E-commerce. Si basa sulle vendite online, i vantaggi ottenuti e l’internazionalizzazione delle attività commerciali elettroniche.
Modelli efficienti di digitalizzazione
La digitalizzazione va al di là del settore privato. Oggi, i Governi di tutto il mondo lavorano per rendere realtà iniziative paperless che motivano e di fatto esigono il salto tecnologico nell’ambito B2G. Questi progetti stimolano indubbiamente anche una trasformazione per il segmento B2B e B2C.
Alcuni dei modelli di digitalizzazione che più si stanno sviluppando all’interno delle aziende e delle pubbliche amministrazioni sono:
- Fattura elettronica. Questo sistema, che consente di emettere fatture digitali con la stessa validità legale delle tradizionali cartacee, aumenta la sicurezza della procedura, riduce i costi di conservazione e invio e semplifica gli adempimenti fiscali. In molti paesi latino americani, come Messico, Brasile o Cile, la fattura elettronica è già largamente diffusa tra i contribuenti e anche in Europa, Nord America e Asia si inizia a richiederne l’uso. Un obbligo che, come segnalavamo prima, ha avuto inizio nel settore pubblico per poi successivamente estendersi fino all’ambito B2B.
- E-Procurement. La contrattazione elettronica rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto ai modelli di fatturazione elettronica. Si tratta di una tendenza che prevede la gestione digitale di tutti i processi e i documenti legati alla relazione commerciale. L’e-Procurement, molte volte promosso anche dal settore pubblico, semplifica il commercio elettronico e transfrontaliero tra le aziende.
- Scambio elettronico di dati (EDI). Si tratta di un canale utilizzato prevalentemente nel segmento B2B, pur venendo richiesto anche in alcune procedure digitali con organismi pubblici, come la fatturazione elettronica. Il software dedicato all’EDI consente alle aziende di scambiare documenti standardizzati in maniera automatica, in tempo reale e con la massima garanzia di sicurezza. Si tratta di uno strumento sempre più necessario per stabilire una comunicazione fluida tra i partner, assicurare la tracciabilità e gestire correttamente la catena di distribuzione. I suoi vantaggi vanno dal contenimento dei costi fino alla riduzione delle tempistiche o l’ottimizzazione della logistica.
- Cloud computing. La conservazione nel cloud non è altro che una conseguenza diretta della gestione elettronica. Il cloud computing è fondamentale per risparmiare risorse e accedere alle informazioni da qualsiasi posizione, con una semplice connessione a Internet. La sfida è proprio quella di riuscire a conservare le informazioni nel tempo, con garanzie di sicurezza e validità legale, per questo l’Unione Europea ha approvato il Regolamento eIDAS, allo scopo di rafforzare la fiducia di consumatori e aziende.
Queste sono le quattro tendenze nell’ambito della digitalizzazione che più stanno prendendo piede nelle aziende di tutto il mondo. In questo modo, la trasformazione va oltre e contempla altre innovazioni come i Big Data, i cataloghi elettronici di dati, l’omnicanalità o l’Internet degli oggetti.
Per maggiori informazioni su EDICOM: http://www.edicomgroup.com/it_IT/home.html